“Il bambino vitruviano” di Dario Arkel
Continuano le iniziative organizzate per il progetto Ogni giorno è memoria della Comunità Ebraica di Vercelli, sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
Dopo l’apertura della rassegna musicale legata all’iniziativa con il concerto di arpa e violino tenutosi lo scorso 22 settembre presso la Sinagoga del Piazzo, il primo incontro culturale si terrà domenica 9 ottobre alle ore 16 presso Sala Foa a Vercelli, sede della Comunità e splendida cornice ottocentesca di lunga memoria e importanza. Ospite sarà Dario Arkel che, dietro invito della Presidente Rossella Bottini Treves, racconterà al pubblico la figura di Janusz Korczak attraverso una delle sue ultime pubblicazioni, Il Bambino Vitruviano.
Arkel è docente universitario, saggista e scrittore, nonché il più autorevole conoscitore della vita e delle opere di Janusz Korczak in Italia. Dalla teoria alla pratica Arkel è inoltre attivo nell’attuazione dei Diritti del bambino e dell’adolescente: le sue conferenze sulla pedagogia e il rapporto tra educazione e ecologia sono molto seguite. Dopo diversi saggi sulla conoscenza della figura e dell’opera del dottor Janusz Korczak (tra i quali “Ascoltare la luce” e “Etica dell’essenziale e oltrenero pedagogico”), Dario Arkel approfondisce, con Il Bambino Vitruviano, il pensiero di un grande medico, uomo di immensa cultura, ispiratore della più significativa e rivoluzionaria pedagogia moderna.
Korczak, ebreo polacco nato a Varsavia nel 1878, fu ribelle di natura fin da bambino e riuscì, avendo fondato l’orfanotrofio Dom Sierot (Casa del Bambino) a raccogliere attorno a sé i bambini e gli orfani del ghetto di Varsavia prima e durante la Shoah, per restituire loro, con il suo lavoro di educatore e il suo esempio di uomo, quella dignità che la violenza dell’adulto non lasciava crescere. Nel libro di Arkel, Il Bambino Vitruviano, il pensiero di Korczak sembra animarsi, uscire dal foglio e diventare la guida del pensiero rivolto al bambino, necessario per conoscerlo, comprenderlo e condividerlo. In un saggio composito che lega l’esempio del pedagogista al nostro presente «rapace», dominato dall’intolleranza e dalla semplificazione, l’Autore esplora le possibilità creative dell’infanzia e traccia la figura del “Bambino Vitruviano”, a fondamento di una società della condivisione dove i bambini non siano ridotti e schiacciati sul mondo adulto, ma liberi di essere se stessi.
La partecipazione all’evento è gratuita ma su prenotazione obbligatoria scrivendo una mail a segreteria.comunitaebraicavc@gmail.com