La Basilica Nuova di Oropa riapre. Fondazione CR Vercelli in prima linea
Quattro anni di lavori per uno dei cantieri più importanti del Piemonte. Un cantiere che ha superato anche le insidie del lockdown e che ha rispettato un cronoprogramma già di per sé impegnativo, giungendo a conclusione, come previsto, nell’estate 2020.
Il grande cantiere dei restauri della Basilica Superiore del Santuario di Oropa esce di scena — salutato dalla legittima soddisfazione delle maestranze, dei progettisti, dei committenti e della “cordata” nazionale che ne ha sostenuto l’impegno — e lo fa riconsegnando al popolo dei fedeli di Oropa la grande Basilica che ha un ruolo fondamentale nella vita del santuario mariano e che segna in modo inconfondibile il paesaggio fisico e spirituale delle Alpi biellesi.
Il 30 agosto, infine, la riapertura della Basilica Nuova, tirata a lucido e, soprattutto, in sicurezza. Una data simbolica che, oltre alla riapertura del centro di culto, ha ospitato anche un ricordo della mancata Incoronazione e annunciato il suo rilancio nel 2021 per evidenti problemi legati alla pandemia: impossibile accogliere migliaia di persone ai piedi della Madonna Nera, quindi l’evento, per la prima volta in 400 anni, slitta a tempi migliori.
Tra i sostenitori dell’operazione di restauro, una manovra da circa 3,5 milioni di Euro, non poteva mancare la Fondazione CR di Vercelli, che ha risposto nel 2016 all’appello lanciato dalla Regione Piemonte alle Fondazioni di origine bancaria per il sostegno dell’impegnativo progetto.
Un segno, questo, di grande sensibilità da parte dei sostenitori, al servizio di una realtà religiosa che coinvolge tutto il Piemonte, e non solo il biellese, in modo trasversale: Oropa fa parte della storia, vero simbolo di tradizione che raduna i fedeli di ogni dove. La forza simbolica di questo progetto ha contribuito alla sua realizzazione armonica, al suo trovare un naturale compimento nonostante le evidenti difficoltà.