“Urbex Piemonte”, a cura di Katiuscia De Pieri, Editore Youcanprint 2021
Mercoledì 17 novembre ore 17.00, Museo Leone – Via Verdi, 30 Vercelli
Mercoledì 17 novembre alle ore 17.00 presso il Corridoio delle Cinquecentine del Museo Leone di Vercelli, presentazione del volume di fotografie e testi “Urbex Piemonte”, a cura di Katiuscia De Pieri, Editore Youcanprint 2021.
La presentazione, che vedrà la partecipazione dell’autrice, è organizzata dall’Associazione L.E.R.I. Cavour (acronimo di Laboratorio Educativo Risorgimentale Italiano) che nasce per tutelare, promuovere e valorizzare il Borgo di Leri. Proprio di quest’ultimo, tanto caro al conte Camillo Cavour, si trovano bellissime immagini e testi nel volume.
Urbex Piemonte è un viaggio fotografico nel passato attraverso secoli di storia, arte e racconti. Dimore di grande valore artistico e culturale della nostra regione abbandonate al loro destino, sono fotografate nell’abbandono cogliendone il fascino della. Questo compendio ha lo scopo di essere una documentazione storica di come sono oggi queste proprietà, con l’aggiunta di racconti e aneddoti che spiegano le origini delle famiglie che le hanno abitate.
La parola urbex deriva dal termine “Urban Exploration” che racchiude in sé il senso di questa pratica, sempre più diffusa e sempre più veicolata dall’uso dei social. Basta cercare il termine su Instagram o YouTube per essere travolti da centinaia di risultati. Consiste nell’esplorazione di strutture artificiali, spesso rovine abbandonate o componenti poco visibili dell’ambiente urbano e extraurbano. Questa disciplina, mutandosi col tempo, è divenuta un impegno per segnalare, salvaguardare e proteggere i luoghi abbandonati, sottraendoli al completo decadimento. Molti appassionati di questo tema cercano di valorizzare questi ambienti e proporli alle piattaforme mediatiche per far conoscere le meraviglie perdute dei propri paesi e portando avanti anche progetti di sensibilizzazione e raccolte fondi.
Prenotazione richiesta contattando l’indirizzo associazionelericavour@gmail.com
Green Pass obbligatorio
Jean Dubuffet fantasista outsider
Venerdì 19 novembre ore 17.30, Museo Leone – Via Verdi, 30 Vercelli
Venerdì 19 novembre alle ore 17.30, presso il Museo Leone di Vercelli, in occasione dell’uscita, a 50 anni dall’unica traduzione parziale in Italia, della nuova versione integrale della prima raccolta di scritti di Jean Dubuffet, Piccolo manifesto per gli amatori d’ogni genere (Prospectus aux amateurs de tout genre, 1946), appena pubblicata da Allemandi a cura di Alessandra Ruffino, la curatrice racconterà la provocatoria figura e la vivace opera di un protagonista del Novecento.
Alessandra Ruffino ha curato una nuova edizione integrale della prima raccolta di scritti di Jean Dubuffet (Le Havre 1901 – Parigi 1985), uscita per la prima volta nel 1946 col titolo Prospectus aux amateurs de tout genre nella mitica collana «Metamorphoses» di Gallimard. Si tratta di una serie di scritti programmatici (tra cui il fondamentale Note per i fini letterati), composti intorno alla metà degli ’40 con una prosa briosa e provocatoria. In essi, così come in Anticultural positions (1951), gli orientamenti sovversivi e anticulturali di Dubuffet trovano una prima e compiuta formulazione.
L’edizione, che include alcuni inediti mai tradotti prima in italiano, presenta anche due brevi prove letterarie audacemente sperimentali (in un gusto alla Céline, per intendersi) ed è munita di un ricco apparato di note di confronto che permettono di addentrarsi, in compagnia dell’artista, “in un mondo dove i meccanismi delle abitudini smettono di funzionare”.
Alessandra Ruffino, vercellese, dottore di ricerca formatasi all’università di Parma, studia i rapporti tra arte e letteratura. Ha lavorato per anni all’Università di Torino e firmato numerosi saggi e contributi storico-critici. Giornalista pubblicista collabora con “Il Giornale dell’Arte” ed è attiva nell’ambito della divulgazione come consulente di istituzioni pubbliche e private e nell’editoria.
Ingresso libero ma è gradita prenotazione scrivendo a: info@museoleone.it
Green pass obbligatorio