I mondi e gli inferni di Bosch
Un racconto per immagini di Alessandra Ruffino
Venerdì 17 febbraio alle ore 17.30, presso il Corridoio delle Cinquecentine del Museo Leone di Vercelli, appuntamento con I mondi e gli inferni di Bosch. Un racconto per immagini di Alessandra Ruffino. In occasione della mostra “Bosch e un altro Rinascimento”, fino al 12 marzo a Palazzo Reale di Milano, anche il Museo Leone, con la conferenza di Alessandra Ruffino, dedicherà un pomeriggio all’affascinante pittura di Hieronymus Bosch (ca.1450 – 1516).
Con l’aiuto delle immagini selezionate dalla studiosa, andremo alla scoperta di un autore sospeso tra realismo e simbolismo, che raffigura un mondo abitato di personaggi e oggetti irreali, situazioni assurde, esseri ibridi e mostruosi ma anche nudi innocenti e paesaggi fiabeschi. Una pittura profana e religiosa che con gusto satirico e originalità riesce a descrivere la complessità che si cela nel reale e nel quotidiano.
Di Bosch non ci restano che una trentina di opere, tra le quali siamo soliti ricordare soprattutto quelle che spiccano per fantasia e capacità visionaria come il Trittico delle delizie o Il carro di fieno (oggi al Prado di Madrid) o le Tentazioni di Sant’Antonio (Museo di Arte Antica di Lisbona).
I continui simboli richiamati e disseminati nelle opere di Bosch, che suonavano strani anche nella seconda metà del 1400, quando cogliere i significati morali nascosti nelle opere d’arte era invece la norma, diedero origine, anche se a volte non pienamente compresi, a numerose imitazioni, tanto da farne una moda in Italia e in Spagna. Una passione, quella per l’autore fiammingo, che giungerà fino al Novecento grazie ai maestri surrealisti affascinati dai suoi enigmi, molti dei quali tuttora indecifrati.
Alessandra Ruffino, di origini vercellesi, dottore di ricerca formatasi all’università di Parma, studia i rapporti tra arte e letteratura. Ha lavorato per anni all’Università di Torino e firmato numerosi saggi e contributi storico-critici tra cui, per Aragno, “Ideogrammi per un viaggio nell’anima in Barocco” (2010) e “Mollino fuoriserie” (2015); per Allemandi, “Vanitas vs Veritas” (2013) e la prima traduzione integrale di “Prospectus aux amateurs de tout genre” di Jean Dubuffet (“Piccolo manifesto per gli amatori d’ogni genere”, 2021). Giornalista pubblicista collabora con “Il Giornale dell’Arte” ed è attiva nell’ambito della divulgazione come consulente di istituzioni pubbliche e private e nell’editoria.
Il costo della conferenza è di 7 euro. A chi si presenterà in anticipo, il biglietto per la conferenza darà la possibilità di visitare anche il Museo.
La prenotazione è consigliata ma non obbligatoria telefonando allo 0161253204 (in orario di ufficio) o scrivendo a info@museoleone.it