Dal 24 al 26 settembre, nell’ormai consueta cornice dell’ex chiostro di San Pietro Martire (area Pisu), si svolgerà la terza edizione di Raccolti Festival.
Tre giorni di incontri, letture, performance. Tre giorni per fare il punto sulle nuove narrazioni che ci circondano e per offrire al pubblico alcuni codici per interpretarle.
Reduci da un’edizione 2020 totalmente in presenza, che ha consentito di confermare la buona prestazione del 2019 con una proposta di livello (13 incontri, tra gli ospiti Alessandro Barbero e Mario Calabresi), il team organizzativo si accinge ad accogliere sul palco ospiti di primo piano come Luca Mercalli, Max Casacci, Carlo Petrini, Marco Malvaldi, Laura Curino, Andreas Kipar – architetto e paesaggista scelto come consulente nel processo di sviluppo urbano di Vercelli – solo per citarne alcuni.
25 ospiti, 17 eventi, con una sezione “Primizie” dedicata ai più piccoli. Tutto live e in sicurezza, nel totale rispetto delle normative anti-covid vigenti.
Quest’anno, ancor più dei precedenti, è stato scelto scelto di andare verso un festival che metta al centro l’etica, la cultura ambientale e il rispetto per le diversità. “Ripristinare i nostri ecosistemi corrisponde a fortificare le fondamenta della nostra sopravvivenza, rendendoci meno esposti alle intemperie che il futuro ci riserverà” scriveva il presidente di Slow Food Carlo Petrini in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente.
Il tema 2021
Ecco perché il tema scelto per questa edizione è proprio ECOSISTEMI
E il concetto di ecosistema è efficace anche in ambiti non strettamente ecologici: si può parlare anche di ecosistema letterario, digitale, sonoro…
E qualunque ecosistema è a rischio nel momento in cui si perde di vista la sostenibilità.
La sostenibilità non è mai un assioma, ma una risorsa preziosa che va alimentata con costanza, rimettendo in discussione dinamiche ormai inefficaci, a partire dal comportamento di ognuno di noi. Il nostro sguardo sul mondo è inevitabilmente limitato, per questo è necessario accogliere nuove prospettive, che ci consentano di fare luce sui punti ciechi che condizionano la nostra visione della realtà. È questo che verrà chiesto agli ospiti del festival: di fornire nuove chiavi di lettura del presente, di stimolarci a uscire dai confini che ci siamo autoimposti per abbracciare nuove prospettive e gettare sul futuro uno sguardo meno miope
Un festival anche digitale
Come nel 2020, anche quest’anno l’evento sarà completamente digitalizzato, con dirette streaming che consentiranno di ampliare la rete del pubblico di riferimento, dovendo comunque contingentare gli ingressi sulla base delle normative anti-Covid.
AREA FESTIVAL
Per consentire al pubblico di vivere al meglio l’esperienza del festival, l’area antistante il chiostro verrà allestita con un ampio punto ristoro, che quest’anno sarà affidato ai partner La locanda del lago 2.0, Bsa – Birrificio Sant’Andrea e Biscottificio Artigianale Il Mattarello.
IL TEAM ORGANIZZATIVO
L’Associazione Culturale Bottega Miller è nata nel gennaio del 2019 per tradurre in una realtà più tangibile la sensibilità e la vocazione che accomuna un gruppo di professionisti. Persone che hanno scelto, in forme diverse ma interconnesse tra loro, di mettere in primo piano temi come la comunicazione, l’ascolto, il dialogo.
Un progetto che è nato in un luogo, Bottega Miller, che per la sua stessa natura vuole essere sinonimo di incontro e di scambio, e dove idee, mestieri, talenti diversi si mettono quotidianamente a confronto.
L’Associazione riflette questa identità multimediale, promuovendo iniziative di carattere culturale e didattico, divulgando i contenuti derivati dalle attività realizzate e mettendo a disposizione le competenze individuali e collettive acquisite dai suoi soci.