Tra sogno e realtà: al Borgogna si presenta la nuova donazione Alciati

Grande appuntamento domenica 27 marzo alle 15 al Museo Borgogna dove il Presidente, avvocato Francesco Ferraris, avrà il piacere di presentare al pubblico una nuova donazione di opere e un nuovo allestimento delle sale del Novecento.

Sette opere del pittore vercellese Ambrogio Alciati arricchiscono il percorso espositivo dedicato alla pittura del Novecento.

Donate dal signor Giulio D’Astore di Roma, in memoria della moglie Amelia, figlia di Ambrogio Alciati, la raccolta è formata da sei dipinti e un carboncino che si vanno ad aggiungere alle tele già presenti nelle collezioni del Museo.

A presentare il lavoro dell’artista e le nuove opere sarà Sergio Rebora, storico dell’arte che ha già avuto modo di collaborare in passato con il Museo per la mostra su Umberto Ravello. Lo studioso, specializzato nel rapporto tra le arti figurative tra Otto e Novecento e il collezionismo, terrà la conversazione Tra sogno e realtà. Le donne di Alciati.

A proposito del suo intervento Rebora spiega:

“Al centro della pittura di Ambrogio Alciati, dai precoci esordi alle opere della maturità, si pone con evidenza una riflessione approfondita sulla figura femminile: immagini dalla valenza decorativa, specie all’inizio, in consonanza con l’affermarsi delle istanze moderniste di primo Novecento, ma che acquistano un più impegnato risvolto simbolico in alcune grandi composizioni dal piglio sentimentale (Spasimo, Gli amanti, La pace perduta, La fine di un sogno) o spiritualista (L’Annunciazione, l’Allegoria Taveggia). A questa dimensione idealizzata e visionaria fa in parallelo riscontro la rappresentazione alla moda delle tante signore della solida borghesia lombarda che desiderano essere ritratte dal maestro, a un certo punto della sua carriera divenuto titolare della cattedra di figura della prestigiosissima Accademia di Brera. Ma la parte più intima della ricerca di Alciati sul tema della donna è riservata all’ambito degli affetti privati, quelli più cari: la madre Caterina, la moglie Raffaella e la piccola Amelia”.

Il presidente del Museo ha accolto con gioia e onore la nuova donazione che ancora una volta conferma il ruolo di custode di tesori preziosi che il Museo Borgogna continua a rivestire negli anni.

Sergio Rebora: storico dell’arte libero professionista, dagli anni Ottanta si interessa di argomenti connessi alle arti figurative e, in senso più ampio, alla società in Italia nell’Ottocento e nel primo Novecento, ambito in cui ha organizzato e coordinato numerose mostre e monografie, tra le quali si ricorda il catalogo generale ragionato di Vittore Grubicy De Dragon (1995). Collabora allo studio, alla divulgazione e alla tutela del patrimonio culturale di musei, istituzioni pubbliche e istituti di credito. Dal 2018 ricopre il ruolo di curatore scientifico del Cimitero Monumentale di Milano.

L’appuntamento è a ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili e si svolgerà secondo le normative vigenti in materia di contenimento del contagio da covid-19. E’ suggerita la prenotazione al numero 389.2116858. L’evento è sostenuto dal contributo della Provincia di Vercelli.

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